Brienza la voce del fiume che fa sognare
Sergio Angrisano
La parola d’ordine è una e indiscutibile: pianificazione e coinvolgimento. Come dovrà essere la vostra vacanza per fare felici tutti, dai nonni ai bambini? A partire dalla delicatissima fase del pre-partenza, le immagini, le ricerche in rete, le aspettative che esse ingenerano. Già: più i membri della famiglia si sentiranno coinvolti nell’organizzazione del viaggio e nella scelta della destinazione, più la percentuale di successo aumentano! A farla da padrone fino e a qualche decennio fa era indiscutibilmente il mare: non vi è posto migliore dove prendere il sole, abbronzare la pelle e respirare, soprattutto nelle prime ore del mattino, un’aria particolarmente ricca di iodio. E poi, l’acqua salata è un vero e proprio toccasana per il corpo. Il contatto le lunghe passeggiate sul frequente con l’acqua del mare e con la sabbia è uno degli elementi più stimolanti per lo sviluppo anche muscolare, le lunghe passeggiate sul bagnasciuga sono una dolce e stimolante panacea per la circolazione sanguigna. Altra cosa è la montagna: aria pulita e briosa, l’esplorazione dell’ambiente. Camminare, a pomeriggio inoltrato, anche qui, lunghe passeggiate verso prati e attraversare boschi. Contatto diretto col cinguettio degli uccelli, con la frescura dei ruscelli e con il profumo dei fiori. Tutto questo è possibile senza necessariamente fare chilometri in auto, a pochi “passi dalla Campania e dalla Puglia, un vero e proprio angolo di paradiso; Brienza. Lungo i tornanti che portano a Brienza spicca immediatamente l’antico castello angioino, che sorveglia la vallata sottostante. Brienza, infatti, deve le sue origini alla dominazione longobarda, che la scelse come roccaforte. E’ uno dei pochi paesi della Basilicata ad aver conservato quasi intatto il borgo medievale, oggi disabitato, dove ancora è possibile ammirare le antiche abitazioni e gli edifici religiosi. La via degli archi è uno degli angoli più accattivanti dell’antico borgo: archi poveri e stretti che si rincorrono su un budello che culmina in una piazzetta scoscesa, dove le case sembrano la proiezione necessaria della roccia. Un luogo magico, dove si possono praticare una miriade di attività: culturali, con visite guidate nel centro storico e le tante chiese presenti, per i più dinamici; ampia l’offerta di attività sportive, che vanno dalla canoa, alle passeggiate a cavallo, dal “Volo dell’Angelo (per i più coraggiosi). Al di sopra delle Dolomiti Lucane, nel cuore della Basilicata, sorretto da un cavo d’acciaio sospeso tra le vette di due paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa permette di effettuare e vivere un’emozione unica. Le emozioni non finiscono qui, attraversare il ponte Tibetano, non è cosa per tutti, con una campata unica di ben 300 metri e sospeso nel vuoto a 120 metri d’altezza dal torrente sottostante, si raggiunge letteralmente attraverso l’aria, il rudere del castello che domina dall’alto il villaggio. I dintorni dell’abitato sono circondati da una natura rigogliosa e incontaminata, che culmina nei grandi boschi di faggio, fino alla località Castagneta, che prende il nome dagli innumerevoli alberi di castagne. Brienza si trova nella provincia di Potenza, dove chi vuole, può provare il brivido di scalare le alte cime dell’Appennino Lucano, per avere la sensazione di toccare il cielo, per poi scovare panorami mozzafiato, non serve allontanarsi troppo, lo si può fare alloggiando in uno dei più belli e particolari B&B del posto; “La Voce del fiume”, una dimora storica di fine 800, che coniuga in una esclusiva ed elaborata combinazione ambienti antichi e nuovi confort, magistralmente condotta dalla proprietaria, la signora Rocchina. Una struttura che propone una offerta per tutte le esigenze, camere straordinariamente curate, tutte, rigorosamente ricavate dalla roccia della montagna sulla quale sorge la struttura. Uno stile unico ed inconfondibile, alla bellezza dei luoghi, va aggiunta la bontà dei prodotti usati a colazione, se il panorama incanta lo sguardo, la colazione addolcisce l’umore e appaga tutti i sensi. La natura, in montagna, si avverte più viva, più intensa, più vicina. Uno speciale incontro perfetto ed armonico. La montagna è un posto indiscusso, anche, di intenso silenzio. Ideale per staccare dalla quotidianità frenetica della città. Ideale per ripararsi dalla canicola estiva, se diventa insopportabile. Da visitare nei dintorni anche Lago Faggeto, dove sostare piacevolmente per un picnic all’aria aperta. Che si decide per la montagna, l’estate è sicuramente la stagione dell’anno più esplosiva. Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla.