Si narra che intorno alla metà del 1300,nel castello di Brienza, vi abitasse una donna bellissima chiamata Bianca. Siamo nell’antico borgo di Brienza, uno dei luoghi più incantevoli e caratteristici della Lucania, dove il paesaggio è di una bellezza folgorante e la natura che circonda di verde il borgo regala a visitatore un panorama unico.
Di questo magnifico borgo medievale ad attirare l’attenzione è, senza alcuna ombra di dubbio, il maestoso castello che sorge sulla cima rocciosa della circostante valle del Melandro.
Le vicende del castello sono profondamente legate alla storia dell’antica e nobile Famiglia Caracciolo, una delle dinastie più potenti del Meridione italiano, la cui origine risale al X secolo.
Questa antica fortezza angioina custodisce e gelosamente conserva con sé segreti e leggende. Si narra che intorno alla metà del 1300, proprio nel castello, vi abitasse una giovane bellissima chiamata Bianca. Ella non era una dama qualsiasi: oltre ad essere conosciuta per la sua grazia, stile, sensualità ed eleganza, Bianca si distingueva dalle altre gentildonne del suo stesso rango per essere una grande amante del lusso, le piacevano la bella vita e le ricchezze.
Amava accogliere nel castello i suoi ospiti e amici più cari dando delle grandi feste. Musiche, danze sfrenate, vestiti impreziositi da ricami pregiati, stoffe preziose come la seta provenienti dall’antico e lontano Oriente e fiumi di monete d’oro; durante questi ricevimenti ci si lasciava andare ad ogni genere di sfarzo, lusso e ostentazione.
Bianca partecipava a queste feste indossando sempre dei meravigliosi gioielli di cui andava molto fiera e che erano ammirati da tutti gli ospiti che prendevano parte a questi eventi mondani.
La leggenda narra che il suo immenso tesoro fosse custodito in una stanza segreta del castello che possedeva precisamente 365 stanze, una per ogni giorno dell’anno. La stanza del tesoro era la numero 366 ed era, per ovvie ragioni, inavvicinabile, inaccessibile, segreta e ben nascosta da occhi indiscreti e nemici. Solo Bianca e la sua ancella fidata erano a conoscenza del tragitto per accedervi.
Inaspettatamente un giorno, mentre viaggiava verso Amantea, Bianca fu rapita da pirati che la portarono al di là del Mediterraneo, ad Algeri. Quì un ricco pascià si innamorò perdutamente di lei e la volle caparbiamente
per sé a tutti i costi, tenendola così per sempre lontana dalla sua Brienza. Da allora non si seppe più nulla di Bianca del castello Caracciolo di Brienza, né di lei, né del suo tesoro. Forse la bellissima donna non riuscì più a tornare nel suo amato borgo e per molto tempo la gente del castello rimpianse la sua scomparsa.
Oggi Si racconta che il suo tesoro sia ancora nascosto in quella segreta stanza del castello e che fa ancora gola a molti. Molti, invano, hanno tentato di perquisire ogni angolo della fortezza di Bianca per accedere al suo inestimabile tesoro.
Dalla dimora storica La voce del fiume si narra che diparte un cunicolo tra la roccia che porta al castello, che sia la strada per raggiungere il tesoro?